Unità parrocchiale Ca’30-Magrè-MonteMagrè  - 24 dic 2017

NATIVITA’2017 - SCHEDA DI APPROFONDIMENTO - INSTALLAZIONE N°4

4^ Domenica di Avvento - Tempo del Dono di sé

Avvento come tempo per capire cosa davvero sia essenziale

Titolo:   ANNUNCIAZIONE

Descrizione breve:

“Si, eccomi!” - si compia quanto, per mezzo del Santo Spirit, sono chiamato a fare..

Composizione:

1 telo rigido azzurro di panno (una estremità del telo tocca il pavimento a terra mentre l’altra estremità rimane in sospensione), valorizzato da ulteriore telo di raso bianco

1 fonte luminosa (lampadina a luce fredda)

1 quadro con scritto “fiat” sopra ad un collage di pagine del vangelo, appoggiato su 1 antico inginocchiatoio rivolto verso la luce e in direzione del tabernacolo della chiesa,

1 mix di teli di raso (rosso+bianco+oro) quale completamento del piano dell’area installativa

1 telo blu notte come parziale sfondo e base di appoggio dell’installazione


Elementi di interpretazione:

-Un inginocchiatoio rivolto verso una luce, con un quadro appoggiatovi sopra ed una laterale presenza che accompagna, a rappresentare la profonda risposta di Maria alla chiamata annunciata dall’angelo di Dio

-Una luce che traguarda il tabernacolo della chiesa, quale orientamento verso il quale sintonizzare l’ascolto del cuore a quella particolare volontà del Signore che lo Spirito Santo continuamente esorta a perseguire

-Un quadro che ha la funzione ambivalente sia di rappresentare Maria in fattiva e accondiscendente meditazione (è posizionato in preghiera sull’inginocchiatoio), sia di “celebrare la Parola”, ossia la novella di Cristo, con quei “fiat” che da nottetempo (telo blu, i tempi eterni dell’Aion) riescono a riverberarsi nella storia, quali personali acconsentimenti nel rispondere alle chiamate del Dio della Vita (=Colui che salva)

Riflessioni (tratte dal “Messalino”)

Maria è piena di grazia, ma ciò non toglie che debba aderire al piano di Dio. Anche lei, come tutti, ha i suoi progetti, eppure, a un certo punto, si rende conto che quella parola che le viene rivolta dall’angelo Gabriele cerca in lei uno spazio: essa vuole farsi carne in lei!

Ciò avverrà solo quando Maria darà il suo libero assenso pronunciando il suo “fiat”, ossia “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la sua parola” ("Fiat mihi secundum Verbum tuum").

L’opera della redenzione sta per giungere al suo culmine grazie al sì di una giovane donna che, con la sua disponibilità, ha cambiato il corso della storia.

“Stillate dall'alto, o cieli, la vostra rugiada e dalle nubi scenda a noi il Giusto; si apra la terra e germogli il Salvatore.” (Is 45,8)


Significato della parola “Fiat”

Con “Fiat”=“Sia fatto!” Dio diede inizio a tutte le sue Opere:

Questa parola esprime ciò che Dio fa, la Vita stessa di Dio

Un SI (fiat=“si, si compia”) che, pronunciato con fiducia, convinzione e con coraggio, porta sempre alla Natività dell’inedito: come lo fu allora con Maria (che rese possibile la nascita di Gesù e, di conseguenza, la storia di Cristo, la storia della redenzione, i Vangeli, la Chiesa..) così vuole essere anche ai nostri giorni con quanto altro ciascuno di noi, nel proprio piccolo e per mezzo del Santo Spirito, è chiamato a far sì che possa accadere..

Descrizione dell’installazione 

Una installazione, quella dell’annunciazione, composta da elementi che ne rappresentano una rilettura alla luce della croce e resurrezione di Cristo “Eucarestia”:

-L’arcangelo Gabriele (“Potenza di Dio”) è identificato concettualmente da un robusto telo azzurro che, da un lato del lembo, rimane in sospensione verso Maria (in propositiva attesa di una sua risposta), mentre dall’altro lato del lembo si appoggia al suolo, come in reale aderenza alla specificità di quel particolare momento di azione dello dello Spirito Santo. Uno strascico di raso bianco ne rappresenta le ali, valorizzando la celeste e “cherubinica” presenza nel mondo. Nessun luogo è privo di Dio, qualsiasi luogo può permettere un’epifania, ogni luogo dove si fa esperienza dell’incontro con il Signore può diventare un luogo santo.

-La fonte di luce, verso la quale rivolgere il nostro attento ascolto (lo sguardo dell’anima che contempla in preghiera l’amore di Dio che purifica e solleva verso la somiglianza), posizionata in asse con il tabernacolo della chiesa che custodisce l’Eucarestia, indica al chiamato la volontà del Padre ed è stata scelta ad alta frequenza (“cold light”) quale riferimento all’inesauribile “roveto ardente” (e pertanto diverso dal fuoco che distrugge) che ebbe ad incontrare Mosè sull’Oreb, il sacro monte di Dio, e con esso condivide la finalità che noi stessi prendiamo fuoco, diventiamo illuminati e luminosi.

Le chiamate del Signore interpellano ed esortano ogni persona, nel proprio di tempo, affinché le scelte ed azioni della loro vita possano essere conformi al compiersi e manifestarsi della Sua Parola al fine di realizzare la completa venuta di quel “Regno di Pace e Giustizia” da sempre annunciato e promesso al popolo di Dio e che Cristo, con la sua offerta, ha iniziato.

-L’area sulla quale poggia l’installazione è un mix attorcigliato di cordoli in tre colorazioni (bianco, rosso e oro) come a voler simbolicamente confermare l’indispensabilità di presenza e mutua interazione del connubio relazionale che deve intercorrere tra la libera espressione di volontà del chiamato (stoffa bianca), la realtà oggettiva del piano di azione vivente (stoffa rossa) e l’intervento divino per mezzo della fede (stoffa oro), quali elementi imprescindibili (indispensabili e indivisibili) affinché, nel pieno rispetto della libertà dell’uomo, possa incarnarsi la Parola divina su questa terra (alla quale appunto è stato concesso il massimo grado di libertà..)

Aspetto quest’ultimo che conferma il massimo rispetto che Dio dimostra di avere per la libertà dell’uomo, di voler intervenire nella nostra realtà esclusivamente in virtù di un totale coinvolgimento delle creature che Egli ama (perché ad Egli apparteniamo).

“Così è anche l’amore che cinge attorno ad ogni essere cercando di scoprire una breccia per entrare e compenetrare.

Il santo e il peccatore sono sotto l’assedio dell’amore folle di Dio (per le Sue creature), la differenza tra i due è una sola: uno acconsente all’invasione divina, l’altro preferisce la chiusura”.. (Robert Cheaib)


Quadro “MARY’S FIAT”

L’intento espressivo del quadro proposto è quello di restituire una rappresentazione in chiave cristologica di quel “fiat” che, pronunciato da Maria all’arcangelo Gabriele, continua a ridondare la storia. A partire dal primordiale “fiat lux” del Creatore (Gen 1,3) esso si riverbera nei tempi alla luce del Prologo con il quale inizia il Vangelo di Giovanni (la cui prima pagina è posizionata al centro della quadratura dell’opera) con quel “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio”..

Quel totale e libero assenso espresso nel “Si, eccomi, si compia” è stato espresso diverse altre volte nella semantica biblica (Mosè, Samuele, Gesù, Pietro..) e anche oggi continua ad essere pronunciato da quanti accolgono il messaggio della buona novella e continua ad essere testimoniato, nel dono della Fede, con il coraggio delle scelte di Speranza e azioni di Carità.

La tela è stata oggetto di diversi strati (layer) di pittura acrilica (compresi quelli digitali), tutti accomunati dal medesimo obiettivo di valorizzare l’inserimento delle pagine del Vangelo tra i tagli in essa praticati, proprio a volerne suggellare (in tale commistione tra testo sacro e tela materica) l’intenzionalità simbolica dell’innesto della Parola, il suo volersi incarnare nella quotidianità del vivere, in un “vincolo sostanziale” in grado di unire Dio e l’uomo. Il quadro rappresenta pertanto una solidale “celebrazione della Parola” che, rinnovandosi nella storia della salvezza, rende nuove tutte le cose.

Il background del quadro su tela è realizzato con le pagine dei 4 Vangeli (Matteo, Marco, Luca, Giovanni), a sottolineare le conseguenze (dirette e indirette) succedutesi a quel “Mary’s fiat” tanto atteso da Dio e che, proprio per questo, esso rappresenta, per i cristiani, un modello di atteggiamento da imitare (ai segni della presenza della volontà del Padre, Maria ebbe a rispondere con un esempio di accoglienza umile, solerte e fiduciosa..)

L’evidenziazione, nelle diverse colorazioni del rosso, giallo, blu e verde, riportata su ognuna delle 184 pagine dei rispettivi 4 vangeli, simbolicamente vuole identificare la miriade cromatica alla quale i battezzati sono chiamati a concretizzare la venuta del Regno di Cristo, dandone testimonianza proprio con i loro “personali” vangeli di vita vissuta..

Altri elementi hanno una loro funzione intrinseca, come appunto il caso delle scelte geometriche e modalità espressive utilizzate per rappresentare diversi aspetti:

Intenzioni di preghiera

-Tu Signore desideri i nostri liberi e sinceri “Eccomi!”. Possa essere l’intimità del silenzio un momento di ricerca per avere il coraggio di saper prestare ascolto ed accogliere le chiamate..

-“..Tu sbocciasti in essa, come il chicco di grano germoglia nel solco..”

Vieni o Salvatore del mondo!

Spirito di sapienza

Spirito Santo, Spirito di sapienza,

di scienza, di intelletto, di consiglio,

riempici, ti preghiamo,

della conoscenza della volontà del Padre,

riempici di ogni sapienza

e intelligenza spirituale.

Apri il nostro cuore

alla consolazione del tuo dono

perché possiamo conoscere il mistero

che nel tempo si va rivelando.

Il mistero preparato da secoli eterni:

la gloria di Cristo nell’uomo vivente.

E tu, Maria, frutto privilegiato e primo

di questa gloria di Cristo,

rendi il nostro cuore sensibile alle vie di Dio,

ai suoi modi di manifestarsi

nella nostra storia.

Aiutaci a camminare nella tua verità

per poter incontrare il suo mistero.

Card. Carlo Maria Martini

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«La grazia che noi vogliamo nell’Avvento» è incontrare il Figlio di Dio

(Papa Francesco)